domenica 22 aprile 2012

                                    

Il miraggio è un'illusione ottica naturale (fenomeno ottico). Esso si verifica quando i raggi del sole incontrano uno stato d'aria calda rispetto agli strati sovrastanti dove l'aria più fredda e di densità maggiore. Così i raggi di luce subiscono una riflessione totale ed è possibile vedere le immagini come se fossero veramente riflesse al suolo.

sabato 21 aprile 2012

                                  

La Stanza di Ames è una camera dalla forma distorta in modo tale da creare un'illusione ottica di alterazione della prospettiva. è stata inventata dall'oftalmologo americano Adelbert Ames nel 1946 fu un'idea di Hermann. La stanza è costituita in modo che vista frontalmente appaia come una normale stanza a forma di parallelepipedo, con due pareti laterali verticali parallele, una parete di fondo, un soffitto ed un pavimento paralleli all'orizzonte. In realtà la pianta della stanza ha forma di trapezio, le pareti sono divergenti ed il pavimento ed il soffitto sono inclinati. Le inclinazioni e le proporzioni nella dimensione degli elementi posti alle diverse profondità sono calcolate tenendo conto delle regole della prospettiva. Per effetto dell'illusione una persona in piedi in un angolo della stanza appare essere un gigante, mentre un'altra persona situata nell'angolo opposto sembra minuscola. L'effetto è cosi realistico che una persona che cammini da un angolo all'altro sembra ingrandirsi o rimpicciolirsi. Alcuni studi hanno dimostrato che l'illusione si può avere senza l'utilizzo di pareti e soffitto, ma è sufficiente creare un orizzonte apparente( in realtà non orizzontale) su un appropriato sfondo. L'occhio valuta la dimensione degli  oggetti in funzione del finto orizzonte.
                                                         
Le figure ambigue sono immagini con due o più possibili figure distinte osservabili. Le singole figure possono essere viste a seconda del punto di vista(per esempio capovolgendole), ed in tale caso la percezione è oggettiva, oppure a seconda delle aspettative, quindi la natura dell'illusione è psicologica e soggettiva.
                                     

                                          

In queste Illusioni ottiche si percepisce un movimento di alcuni elementi dell'immagine che ovviamente, essenso stampati su un foglio di carta sono immobili. Altre illusioni di movimento sono quelle che si riferiscono alle diverse modalità con le quali si può percepire il movimento stesso, come, ad esempio, il senso di rotazione delle ballerine girevole, che sembra cambiare, assieme alla gamba di appoggio, grazie alla campiatura della figura e al movimento di rotazione associato all'assenza di volume.
                                                   
La griglia di Hermann è un'illusione ottica descritta da Ludimar Hermann nel 1870. La griglia è costituita da un reticolo di linee bianche spesse su sfondo nero. All'intersezione tra le linee bianche appaiono delle aree grigie che in realtà non esistono.Un' illusione simile alla griglia di Hermann è la griglia scintillante. La differenza è che nella griglia scintillante sono disegnati dei pallini bianchi nelle intersecazioni, e l'effetto è quello di vedere le aree grigie in continuo cambiamento. Nella griglia di Hermann l'illusione è piuttosto statica.  

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Il triangolo impossibile è un oggetto impossibile, ovvero può esistere solamente come rappresentazione bidimensionale e non può essere costituito nello spazio, poichè presenta una sovrapposizione impossibile di linee parallele con differenti costruzioni prospettiche. Appare come un solido costituito da tre prismi a base quadra uniti tra loro con tre angoli retti a formare un triangolo.


                                                    
Il cubo di Necker è una illusione ottica pubblicata per la prima volta dallo studioso svizzero di cristallografia Louis Albert Necker nel 1832. Il cubo di Necker è una rappresentazione bidimensionale ambigua. Si tratta di una struttura a linee che corrispondono a una proiezione isometrica di un cubo. Gli incroci tra due linee non evidenziano quale linea si trovi sopra l'altra e quale sotto, così la rappresentazione è ambigua: non è possibile indicare quale faccia sia rivolta verso l'osservatore e quale sia dietro al cubo. Guardando la figura si può facilmente passare da una interpretazione all'altra, si ha una percezione multistabile. L'effetto è interessante perchè ogni parte della figura è ambigua per sè stessa e  il sistema percettivo umano dà un'interpretazione delle parti tale da rendere l'intera figura congruente.Il cubo di Necker è a volte usato per testare i modelli informatici della visione umana, per comprendere se è in grado di dare un'interpretazione congruente dell'immagine allo stesso modo dell'uomo. Molte persone percepiscono la faccia in basso a sinistra come la faccia anteriore. Questo dipende probabilmente dal fatto che l'oggetto viene soggettivamente visto da sopra, con la faccia superiore visibile. Il cervello preferisce vedere il cubo da sopra. Si nota che il cubo di Necker non è un oggetto impossibile in quanto non presenta alcuna incongruenza e può rappresentare perfettamente un cubo reale. Una rappresentazione paradossale di cubo è invece il cubo impossibile.